"E ho fantasia e posso anche volare, la fantasia lo sai mi fa volare."
Una frase meravigliosa di una canzone meravigliosa. E questo basta per descrivere il blog: un foglio bianco su cui incidere lentamente ogni piccolo granello di sensazione rilevata dal mio piccolo cuoricino.

mercoledì 30 maggio 2012


Such a lonely day
And it's mine
It's a day I'm glad I survived

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E un giorno, sulla tua strada incontrerai una persona
che ti dirà tante belle parole,
affermerà di poterti far stare meglio,
ti assicurerà di esserci quando ne avrai bisogno.
Tu guardala negli occhi e chiedigli gentilmente di farti spazio
per continuare a camminare.

Giorni dopo incontrerai uno sconosciuto
che ti guarderà negli occhi con semplicità
e senza dirti nulla comincerà a camminare al tuo fianco.
Tu aggrappati al lembo della sua camicia
e lasciati condurre.

E non smettere mai di sentirti fiero 
per esserti fidato di qualcuno che se lo meritava.


lunedì 28 maggio 2012

Che vuoi che sia

Apro il mio cuore. Ci guardo dentro.
La prima cosa che vedo è un immenso spazio vuoto. E piango.
Ma il dolore non è frutto della vista di quella voragine.
Le lacrime scorrono a causa del ricordo: una volta, lì, c'era lei.
Lei, l'unica persona che io abbia mai amato più della mia stessa vita.
Lei, con cui ho condiviso una vita intera.
Lei, a cui ho raccontato il mio primo bacio.
Lei, che sapeva tutto di me, persino ciò che a me era sconosciuto.
Lei, lei, lei... e adesso il vuoto.
"Vorrei sapere se mi pensi tanto quanto ti penso io.
Vorrei sapere se ti manco tanto quanto tu manchi a me.
Vorrei sapere come te la cavi, senza di me.
Ma soprattutto
vorrei sapere se secondo te tutte queste lacrime e questo dolore
sono solo un errore.
Perché per me lo sono.
Ma
che vuoi che sia?"




domenica 27 maggio 2012

Sometimes you have to be your own hero


Guardo il mio blog e mi rendo conto che scrivo solo ciò che voglio scrivere. Scrivo solo ciò che voglio far vedere agli altri. Eppure in un blog personale dovrei parlare di me. Ma... la verità è che mi manca il coraggio di dire quello che provo, quello che sto passando, come mi sento. Non sono capace di aprire la pagina bianca e sputare sul foglio tutta la merda che sto vivendo. Non ne sono in grado
Sono una di quelle persone che non parlano dei propri problemi, almeno che non si tratti di una banale influenza o un mancato pomeriggio di studio.
Sono una di quelle persone che si tiene le cose dentro, e che poi alla fine scoppia, e piange lacrime che riempirebbero tutti i crateri della luna. 
Sono una di quelle persone che sorridono quando sono osservate, e che poi nella propria stanza sprofondano nei momenti di riflessioni, nelle notti passate a inzuppare il cuscino di lacrime, nelle mattine iniziate con un "basta, non ce la faccio più".
E mi viene in mente di quella volta in cui, dopo aver lasciato il posto che amavo, mi sono ritrovata a dormire su un letto che non sembrava più il mio, in una stanza anonima, vuota, con gli armadi svuotati e i mobili sparsi a pezzi sul pavimento. Mi viene in mente di quanto ho pianto quella notte, di quanto quelle lacrime che scendevano sul viso fossero consapevoli che da quel giorno tutto sarebbe cambiato. E mi ricordo che i giorni seguenti la gente mi chiedeva come andava, come mi sentivo con dinnanzi una nuova avventura. E io rispondevo "bene, dobbiamo ancora sistemare ma comunque andrà tutto bene". E non appena distoglievano lo sguardo, io abbassavo il mio, e mi ripetevo che magari sarebbe andato bene per davvero. Ma i miei pensieri, i miei pensieri, avevano ragione: nulla sarebbe mai più stato come prima. 
E da quel momento ho vissuto come eroe di me stessa. E ho cercato di darmi forza. 
E me ne sono data talmente tanta, che ormai con la gente so solo fingere che vada tutto bene, so solo sorridere, so solo scrivere post da ragazza felice quale non sono.

Puoi contare su di me

Apri gli occhi e guardami.
Lo so che è difficile questa vita,
ma non lasciare che il tuo stupendo sguardo color nocciola
sia bloccato da palpebre serrate e laghi di lacrime.
Apri gli occhi e guardami.
Mi vedi? Sono qui per te.
Non lasciare che le circostanze ti portino via il sorriso
perché è la cosa più bella che hai.
Apri gli occhi. Guardami!
Puoi contare su di me.
Non tenere queste spine dolorose tutte dentro il cuore,
usa la tua voce melodiosa e lasciati andare
perché non potrei chiedere nulla di meglio delle tue parole
spontanee e sincere, che si abbandonino sulla mia pelle
in attesa di un nulla.