Guardo il
mio blog e mi rendo conto che scrivo solo ciò che voglio scrivere. Scrivo solo
ciò che voglio far vedere agli altri. Eppure in un blog personale dovrei
parlare di me. Ma... la verità è che mi manca il coraggio di dire quello che provo, quello
che sto passando, come mi sento. Non
sono capace di aprire la
pagina bianca e sputare sul foglio tutta la merda che sto vivendo. Non ne sono in grado.
Sono una di quelle persone che
non parlano dei propri problemi, almeno che non si tratti di una banale
influenza o un mancato pomeriggio di studio.
Sono una di quelle persone che si
tiene le cose dentro, e che poi alla fine scoppia, e piange lacrime che riempirebbero
tutti i crateri della luna.
Sono una di quelle persone che
sorridono quando sono osservate, e che poi nella propria stanza sprofondano nei
momenti di riflessioni, nelle notti passate a inzuppare il cuscino di lacrime,
nelle mattine iniziate con un "basta, non ce la faccio più".
E mi viene in mente di quella
volta in cui, dopo aver lasciato il posto che amavo, mi sono ritrovata a
dormire su un letto che non sembrava più il mio, in una stanza anonima, vuota,
con gli armadi svuotati e i mobili sparsi a pezzi sul pavimento. Mi viene in
mente di quanto ho pianto quella notte, di quanto quelle lacrime che scendevano
sul viso fossero consapevoli che da quel giorno tutto sarebbe cambiato. E mi
ricordo che i giorni seguenti la gente mi chiedeva come andava, come mi sentivo
con dinnanzi una nuova avventura. E io rispondevo "bene, dobbiamo ancora
sistemare ma comunque andrà tutto bene". E non appena distoglievano lo
sguardo, io abbassavo il mio, e mi ripetevo che magari sarebbe andato bene per
davvero. Ma i miei pensieri, i
miei pensieri, avevano ragione: nulla sarebbe mai più stato come
prima.
E da quel momento ho vissuto come
eroe di me stessa. E ho cercato di darmi forza.
E me ne sono data talmente tanta,
che ormai con la gente so solo fingere che vada tutto bene, so solo sorridere,
so solo scrivere post da ragazza felice quale non sono.